Galvani al Teatro "La Fenice"

“Avevo sentito parlare tante volte della Fenice e l’avevo vista nelle immagini, però andarci veramente è un'esperienza meravigliosa, dalla bellezza dell'architettura interna alle decorazioni sui muri, ai palchetti, ai lampadari fino al meraviglioso soffitto: mi avevano sempre detto che è un teatro bellissimo, ma non pensavo così tanto!”: questa l’emozione di Najoua al momento dell’ingresso da Campo San Fantin, quando giovedì 18 aprile le classi Terza C, Terza D e Quarta C hanno assistito alla prova generale che l'Orchestra Sinfonica del Teatro La Fenice di Venezia ha offerto alle scuole.

In programma Confini, che la prestigiosa istituzione musicale ha commissionato al giovane compositore Fabio Massimo Capogrosso per celebrare il settecentesimo anniversario della morte di Marco Polo, e la Prima Sinfonia in re maggiore di Gustav Mahler. 

“Sono appassionata di musica classica fin da piccola, ma ho avuto poche occasioni di andare a sentirla eseguire in grandi concerti” dice ancora Najoua: “vedere una grande orchestra che suona appassionatamente, diretta da un Maestro felicemente coinvolto in quello che fa, è stata la parte più bella.”

Gli studenti hanno potuto in effetti fare esperienza della costruzione interpretativa di un evento sonoro di straordinaria complessità, sotto la guida del direttore Nicola Luisotti, i cui gesti esperti sono stati anche accompagnati dalle parole che ha voluto rivolgere al pubblico per aiutare i giovani, molti dei quali alla prima occasione di un ascolto così importante, ad accostarsi alla profondità della musica e della cultura del tardo Romanticismo e di oggi: "noi non scegliamo di essere musicisti, si tratta di una voce che sentiamo dentro fin da bambini e che ci spinge a fare ciò che è già innato in noi” sono state quelle che sono rimaste impresse a Sophia, che si è detta anche sbalordita per “le prodigiose abilità dei diversi membri dell’orchestra.” A chiudere è ancora Najoua: “un'esperienza meravigliosa, spero di tornarci in futuro.” 

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