"Se vivrò dovrò pure tornare"

Si è concluso con la recita al Teatro Nuovo "Giovanni da Udine" il primo ciclo di tre spettacoli di "Se vivrò dovrò pure tornare", che si era aperto all'auditorium Concordia di Pordenone e a cui hanno contribuito, nella formazione del Coro SingIn, tre studentesse del Liceo Galvani. Lo spettacolo parte da un testo di Lisa Moras, Carlo Tolazzi e Tarcisio Mizzau ed è prodotto dal Teatri Stabil Furlan e dalla Società Operaia di Pordenone, con il coordinamento artistico di Massimo Somaglino. Il soggetto percorre la vita di tre donne (madre, figlia e nipote), la cui crisi e riallacciamento dei rapporti intergenerazionali è l'occasione per ricordare una fase dell'esperienza politica e culturale di Pier Paolo Pasolini, quando il grande intellettuale aveva avviato in Friuli, sua patria adottiva, una riflessione sull'identità delle comunità locali, sulla dignità delle loro lingue e sul valore civile dell'autonomismo. Insomma un pezzo di storia che ha avuto fra i suoi esiti anche la nascita dell'Università di Udine. Nel coro di dodici studenti dei licei pordenonesi, chiamato a interpretare sulla scena lo struggente brano vocale delle musiche originali di Renato Miani,
Michelle Bardella (4C), Rossana Dangol Maharjan ed Eleonora Pajer (5C) si sono fatte coinvolgere in un'esperienza inattesa. "Avevo lavorato alla costruzione della scenografia per uno spettacolo del Galvani - dice Eleonora - ma qui ci siamo trovati davanti a una struttura di dimensioni professionali e ne sono rimasta sbalordita." "Il teatro è il teatro - riprende Rossana - qualcosa di magico. Solo quando è toccato a noi entrare in scena abbiamo visto quanto la grande platea fosse gremita, attenta a ciò che stavamo per fare e ne siamo rimasti tutti emozionati." 
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